mercoledì 12 dicembre 2007

e io chi voto?



negli ultimi tempi mi sono un po' allontanata dalla politica, torno a darci, così, un'occhiata e cosa trovo? il famoso giochino fatto da Gaber in un suo spettacolo teatrale, solo con nomi diversi, prendo Dini e lo sposto qua, Diliberto e lo sposto là, Berlusconi, mai manchi, di qua, Fini che fa il finto incazzato lo metto là, Casini che gondola ovviamente centrale, contrattacco ehm, quello ha da farsi......
sono spariti i partiti! o meglio si tenta l'offesa al bipartitismo per oscurare i piccoli partiti, quelli che son l'ago della bilancia e fanno tanto incazzare i grandi, si torna indietro altro che dinamismo qui!
vediamo un po'
Forza Italia mi dicono non esista più, ora esiste Popolo della libertà o Partito della libertà (a scelta vedete voi cari elettori forzisti), dentro ci possiam trovare di ogni, davvero di ogni, dalle liste civiche ad associazioni, ad ex di A.N. e dell'U.d.c., non sò se volete vi do anche il panettiere sotto casa, tanto non fa un cazzo con la storia dei tir e può sempre servire..
non esiste più l'Ulivo (se mai è esistito), né la Margherita, né i Democratici di Sinistra, ora c'abbiamo udite udite il Pd, laico, ma non troppo, di sinistra ma non troppo, Veltroniano ma non troppo, teodem, ma ci proviamo lo stesso.
in ultimo, e qui shock, non esiste più Rifondazione, né i Comunisti Italiani, né i Verdi, ma il PARTITO DELL'ARCOBALENO!! ma chi glieli scrive i nomi? ma dico no, un po' di fantasia, ma io mi vergogno a votare il partito dell'arcobaleno, cioè, immaginate: chi hai votato? mah il partito dell'Arcobaleno....gente seria eh, matura, al passo coi tempi, solo c'è Diliberto, ma sai ognuno la sua Croce, del resto ci sono anche ex Ds, no D'Alema no, lui è Pd, ma non si sa mai di questi tempi.....
ma perché tutto ciò, ma cosa vi turba?l'ingovernabilità? ebbé, potevate sparare a Calderoli all'epoca e tornare al maggioritario, o al proporzionale misto, oppure suicidarvi, non fa niente! vedi se mi tocca andare a votare quel cavolo di referendum!
quasi mi trovo d'accordo con Fini, che è questa storia delle alleanze post-elezioni? mi trovo il Berlusca sorridente accanto a Bertinotti mentre firmano insieme le leggi? o peggio ancora Bertinotti e Bossi? tu premier io vice? oddio mi sento male! comunque è ovvio che ci ritroveremo con una nuova D.C., perennemente governati da Pd e Partito delle libertà o l'altro lì, insieme sereni e sorridenti, e chi la vuole la nuova D.C.?poi per levarceli dalle scatole ci tocca aspettare il novello Di Pietro..non so se rendo...a proposito Di pietro? che fine mi fa l'Italico Di Pietro?
poi, tra l'altro, il vero ago sarà l'Udc, oddio già mi vedo Casini..e questo si e questo no e noi pensiamo agli Italiani (prrrrrrrrrr)quindi oggi votiamo, domani forse...l'importante le coppie di fatto no! immobilismo totale, questo è il destino!
bam bam che tragedia!
in tutto ciò mi pare che la Lega continui a preparare la guerra al resto d'Italia, Bossi pare parli di sommossa..mah venissero pure, io voglio Borghezio per me, tra l'altro nessuna denuncia a loro carico, sarà mica attentato all'Ordine democratico?no?in definitiva la smettano di vaneggiare e pensino che se continua così il Veneto sarà grande quanto il Vaticano, poi la Padania Bossi chi te la fa?! oppure si alleino con A.N., alla fine! a proposito, carissimo Fini, si potrebbe in tal calderone riprendere pure il vecchio simbolo, tanto non se ne accorgerebbe nessuno e la povera Donna Almirante morirebbe serena.
guarda secondo me, se ti impegni, per quanti ne hai persi che sono traslati nel nuovo partito del Berlusca, ne raccatti degli altri, non solo potresti arrivare a coinvolgere la spaurita minoranza degli Evoliani, o ancora magari ti riprendi la sempre "splendida" Mussolini, o l'imbecille di Storace, fanno sempre numero che so...
insomma fate vobis, io farei due governi già che ci siamo, o direttamente mi dividerei l'Italia, con equità però mi raccomando, una parvenza di decoro per gli esteri...tanto qua..del resto l'Italia è quella che è, noi siam quel che siamo e nessuno in fondo conta un cazzo.
io, intanto, mi sa non voto più.

sabato 8 dicembre 2007

apologia dell'irrazionalismo e dell'equivoco.

ho un post tristissimo nelle bozze.

ho deciso di lasciarlo vegetare lì e di dedicarmi ad altro, in attesa.
allora prendiamo 2 autori che ho di recente ripreso: Feyerabend e Stuart Mill, questi filosofi si dovrebbero leggere quando ci si approccia al diritto penale, in assenza un giudice si sente Dio e i risultati spesso si vedono, ma non voglio parlare del loro contributo alla scienza penalistica, ma di quello alla crescita umana.
partiamo da Feyerabend, l'avete presente? scrisse "contro il metodo" e "Addio alla ragione", i suoi sono saggi di scienza, ma penso siano perfettamente applicabili al quotidiano.
egli teorizzava l'inesistenza di una certezza nella scienza e l'anarchia con cui gli stessi scienziati (che di volta in volta perseguivano uno scopo, raggiunto lo ritenevano assodato), dovrebbero approcciarsi ad essa.
predicava l'irrazionalismo, l'assenza di certezze scientifiche doveva essere il dogma di partenza, nulla è certo.
ora, pensate, se la scienza non è certa, figurarsi il resto.
Stuart Mill, invece, nel suo saggio "sulla libertà" disquisiva sull'importanza del dissenso, sull'assenza dei confini della società, se non che questi sono, appunto, da individuarsi nel dissenso umano e che in tale dissenso solo colui che è privo di umanità può raggiungere il vero sapere.
inumanità da intendersi come obiettività, difatti l'uomo per natura non lo è, chi lo è in un certo qual modo è superiore, raro.
l'obiettività questo è il punto, ma qual'è il confine? si riesce a mantenere l'obiettività? è questa condizione umana dell'essere? non credo,ma vediamo.
abbiamo da un lato l'irrazionalità e d'altro canto l'obiettività e il suo opposto, l'assenza di obiettività che produce equivoco, come si conciliano?
l'irrazionalità è oggettivamente bella, ti libera, ti protegge dai pensieri, ti fa agire d'impulso rimandando i pentimenti al dopo, ti fa vivere, se ne ha bisogno, così come dell'instabilità.
ultimamente sono instabile e irrazionale, mi sono fottuta la razionalità è ufficiale, così come la capacità di giudizio, allora mi chiedo Feyerabend, davvero è saggio il tuo elogio all'irrazionalità? o meglio è saggio per me? ti ho sotto gli occhi, ti leggo e sono perplessa come non lo ero la prima volta.
sposto lo sguardo su Mill e astraggo me stessa, obiettività giusto? assenza di umanità, allora vediamo applico la condicio sine qua non penalista agli ultimi eventi della mia vita, è possibile che ad ogni mia condotta sia corrisposto proprio quell'evento?
per rispondere prendiamo ad esempio del giorno il mio carattere (ne emerge un quadro disastroso), oddio devo dire non solo mio eh? non so se esserne lusingata o meno, ma torniamo alle mie mancanze, alla mia instabilità come punto di partenza per l'applicazione pratica delle due teorie.
vediamo sarò poi così manchevole?acidella un po', do delle risposte che per carità mi prenderei a schiaffi da sola, ma io lo ammetto, non ho problemi ad ammetterei i miei errori quando mi vengono fatti notare, quindi mi chiedo: e il libero arbitrio degli altri non conta? non è influente? si lo è, perché se pur vero che ad una azione corrisponde un evento, quell'evento, se non è collocabile a livello fisico, pertanto ineluttabile, è definibile solo reazione.
(la variabile della seconda persona è importante, il giudizio univoco è fuorviante).
converrete con me che la reazione è data dal libero arbitrio, quindi se nasce un equivoco, l'equivoco è di due, non di uno, è conseguenza dell'azione e della reazione, se poi queste divengono cancro e non si estirpano è un problema di due, non di uno.
se poi dell'equivoco solo uno è a conoscenza, il problema è invece di uno.
alla fine si è sempre in due, quindi sono le variabili che fanno di noi degli irrazionali o dei razionali, sono le variabili che portano la scelta.
in questi casi mi trincero dietro l'irrazionalità, non faccio nulla e me ne fotto, non fosse altro che tanto capacità di raziocinio e giudizio sono in ferie e io sono impossibilitata a pensare e non risolverei nulla, a prescindere, mi dispiace, tanto son menefreghista (questa me l'han detta ieri, no?), quindi sono irrazionale, ma invero non ho perso l'obiettività, come la mettiamo?
sei d'accordo caro Feyerabend? la ricostruzione può filare? continuiamo.
personalmente persevererei nell'irrazionalità anarchica che descrivi così bene, anche se non ti definisci tale, ma dadaista, va facciamo così sarò anche io dadaista, mi piace, solo il dadaismo riesco poi a conciliarlo con l'obiettività di Stuart Mill, uhm, mi sa che confliggono.
Stuart Stuart, mi mandi in pezzi la composizione! non va bene, vediamo...ecco...sai che faccio? io vi fondo.
unisco l'irrazionalità di Feyerabend all'inumanità che da conoscenza di Stuart Mill, saprò, insomma, ma sarò comunque irrazionale, beatamente tale.
quindi so, ma non mi muovo, cerco concentrico, so, ma resto irrazionalmente inerte, però senza problemi, resettiamo.
risolto il problema.
mi pare saggio, no saggio no, irrazionale unirvi per la soluzione, ma ne vien fuori una bella cosa, no? torno a leggervi va, poi ne riparliamo....
che dite voi? meglio l'irrazionalità o l'obiettività che implica raziocinio?, la conoscenza o l'ignoranza? il beato fottersene o le paranoie della risoluzione?

sabato 24 novembre 2007

sabato


ieri ero ubriaca come non mi capitava da tanto.
oggi sono lucida, zero postumi, come al solito, solo che questo vuol dire che a 40 anni morirò di cirrosi, in alternativa di cancro.
stasera sarò nuovamente ubriaca, questo fine settimana va così.
nell'attesa, mentre corrompevo, con successo, il tizio del Giuridico per farmi portar via un libro non ammesso al prestito, che fotocopierò domani in studio, ho pensato (strano) e ho risolto.
1 o il tizio lavora o faccio casino, così evito di dover andare quasi piangendo dal cancelliere per convincerlo a farmi sostituire l'atto iscritto al ruolo per un importo di 15000 € inferiore, almeno nella notifica è giusto.
2 jack mon amie i contratti si fanno in due e io non ho gli elementi, QUINDI CAZZO AIUTAMI CHE IO TI AIUTO.
3 se potessi plagiare non sarei qui, ma in Costa Rica a ridere di Voi, pertanto io non allontano nessuno da nessuno, e via discorrendo.
4 fondamentalmente mollatemi che non ne ho voglia, sono stanca e sembrate tutti punti a voler sapere, MA SAPERE COSA???, oppure siete li a tentare di farmi arrovellare inutilmente sulle varie essenze dell'essere, di cui a me -non me ne può fregare de meno- ora come ora, ripassate fra un paio di mesi, il tempo di convincere Dio o chi per lui ad allungare le giornate, in alternativa la mia vita.
grazie
mamma mia quanto fanno bene le sbronze!

martedì 20 novembre 2007

il piccolo principe

In quel momento apparve la volpe. "Buon giorno", disse la volpe. "Buon giorno", rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno. "Sono qui", disse la voce, "sotto al melo..." "Chi sei?" domando' il piccolo principe, "sei molto carino..." "Sono una volpe", disse la volpe. "Vieni a giocare con me", le propose il piccolo principe, sono cosi' triste..." "Non posso giocare con te", disse la volpe, "non sono addomestica". "Ah! scusa", fece il piccolo principe. Ma dopo un momento di riflessione soggiunse: "Che cosa vuol dire ?" "Non sei di queste parti, tu", disse la volpe, "che cosa cerchi?" "Cerco gli uomini", disse il piccolo principe. "Che cosa vuol dire ?" "Gli uomini" disse la volpe, "hanno dei fucili e cacciano. E' molto noioso! Allevano anche delle galline. E' il loro solo interesse. Tu cerchi delle galline?" "No", disse il piccolo principe. "Cerco degli amici. Che cosa vuol dire "?" "E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire ..." "Creare dei legami?" "Certo", disse la volpe. "Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io saro' per te unica al mondo". "Comincio a capire" disse il piccolo principe. "C'e' un fiore... credo che mi abbia addomesticato..." "E' possibile", disse la volpe. "Capita di tutto sulla Terra..." "Oh! non e' sulla Terra", disse il piccolo principe. La volpe sembro' perplessa: "Su un altro pianeta?" "Si".
"Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?" "No". "Questo mi interessa. E delle galline?" "No". "Non c'e' niente di perfetto", sospiro' la volpe. Ma la volpe ritorno' alla sua idea: "La mia vita e' monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio percio'. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sara' illuminata. Conoscero' un rumore di passi che sara' diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi fara' uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiu' in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me e' inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo e' triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sara' meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che e' dorato, mi fara' pensare a te. E amero' il rumore del vento nel grano..." La volpe tacque e guardo' a lungo il piccolo principe: "Per favore... addomesticami", disse. "Volentieri", disse il piccolo principe, "ma non ho molto tempo, pero'. Ho da scoprire degli amici, e da conoscere molte cose". "Non ci conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe. "Gli uomini non hanno piu' tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose gia' fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno piu' amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!" "Che cosa bisogna fare?" domando' il piccolo principe. "Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe. "In principio tu ti sederai un po' lontano da me, cosi', nell'erba. Io ti guardero' con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' piu' vicino..." Il piccolo principe ritorno' l'indomani. "Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe. "Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincero' ad essere felice. Col passare dell'ora aumentera' la mia felicita'. Quando saranno le quattro, incomincero' ad agitarmi e ad inquietarmi; scopriro' il prezzo della felicita'! Ma se tu vieni non si sa quando, io non sapro' mai a che ora prepararmi il cuore... Ci vogliono i riti". "Che cos'e' un rito?" disse il piccolo principe. "Anche questa e' una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe. "E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. C'e' un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedi ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedi e' un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi, i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza". Cosi' il piccolo principe addomestico' la volpe. E quando l'ora della partenza fu vicina: "Ah!" disse la volpe, "... piangero'". "La colpa e' tua", disse il piccolo principe, "io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi..." "E' vero", disse la volpe. "Ma piangerai!" disse il piccolo principe. "E' certo", disse la volpe. "Ma allora che ci guadagni?
"Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano". Poi soggiunse: "Va' a rivedere le rose. Capirai che la tua e' unica al mondo. Quando ritornerai a dirmi addio, ti regalero' un segreto". Il piccolo principe se ne ando' a rivedere le rose. "Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente", disse. "Nessuno vi ha addomesticato, e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre. Ma ne ho fatto il mio amico ed ora e' per me unica al mondo". E le rose erano a disagio. "Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. "Non si puo' morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, e' piu' importante di tutte voi, perche' e' lei che ho innaffiata. Perche' e' lei che ho messa sotto la campana di vetro. Perche' e' lei che ho riparata col paravento. Perche' su di lei ho uccisi i bruchi (salvo i due o tre per le farfalle). Perche' e' lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perche' e' la mia rosa". E ritorno' dalla volpe. "Addio", disse.
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale e' invisibile agli occhi". "L'essenziale e' invisibile agli occhi", ripete' il piccolo principe, per ricordarselo. "E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa cosi' importante". "E' il tempo che ho perduto per la mia rosa..." sussurro' il piccolo principe per ricordarselo. "Gli uomini hanno dimenticato questa verita'. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa..." "Io sono responsabile della mia rosa..." ripete' il piccolo principe per ricordarselo.
da: il piccolo principe, di Antoine de Saint-Exupéry
ve la ricordate la favola?
ieri mi è capitato di ripensarci, di riprenderla, davvero bella, l'avevo scordata...

giovedì 15 novembre 2007

a te e a tutti.

In questi giorni ho ascoltato le vostre storie (oh mi avete preso sul serio devo dire eh!).
È vero sono stata distratta in questi mesi, ero distratta a ricomporre me da sola, a rifare me-medesima-io.
Ora sono solo io, e voi.
Ho ripreso le fila dei vostri racconti, da te mia cara a tutti gli altri.
Ho riconquistato i vostri mesi passati, i vostri guai non troppo velati, ma forse per me lontani.
Ho ascoltato le vostre storie, molte di queste non mi sono piaciute, qualcuna l’ho disapprovata, altre mi hanno fatto arrabbiare (tipo, non so T..........grrrrr), rattristare, essere felice.
Altre ancora le sapevo, le immaginavo, le ho solo negate a me, colpa mia, mannaggia! Non le volevo sentire invero, mi verrebbero ammonimenti fuori luogo che lascerò alla persona.
Beh ora sono qui, ora penso a me e a voi, sono più attenta e tocca a voi ascoltare me, ma non oggi non qui.
Qui mi limiterò al futile, al banale-importante (a volte..) dell'apparire e con chi potrei farlo se non con te? chia, ti chiedo le tue splendide doti da curatrice d’immagine.
Chiahiro, parlo di abiti, se non fossi io, direi che parli tu.

vengo al punto....oramai ho deciso..Lara lo so, lo so.....
Chiariamoci: Vernissage…..a Montecarlò (l’accento fa molto pronuncia Francese, insieme all'erre moscia mmooolto calcata)…
Ora: 19.00 (quindi mezze misure, insomma niente abito da sera, per carità!, anche se dopo…..non so magari incontro il giovane Casiraghi..mi sistemo, mi sposo, ma non faccio la fine di Grace Kelly però…).
Capelli: lisci (domiamo tutto, se no qualsiasi cosa mi crollerebbe dopo un ora)
Tacchi: max 7 (ho già le vertigini e so già che cadrò nell’ingresso della galleria, ma almeno così sfioro il metro e settanta…ragguardevole no? O perlomeno va bene per una donna!)
Scollatura: niente o minima (ho superato i complessi adolescenziali, ma amo ancora che mi si guardi in viso, ma soprattutto di tutto ciò vi saranno testimonianze visive, pertanto…), pensavo a un collo alto stile americano, braccia scoperte...ok ok non siamo negli anni '60 e io non sono la Kennedy...
Gonna: lunghezza media..ginocchio....dai sobrietà…(il fisico inizia a chiedermi il conto e forse la rendita non basta più, ma aspetterà al 1 dicembre…almeno spero…),..... in fondo ancora per un po' me la cavo....sono ancora 42..va bene per una gonna al ginocchio? pantaloni?
ah si ecco!: scollo all'americana e pantaloni dritti, tutto nero (ora mi lincia lo so...) colore: il colore deve essere: nero, o bordeaux, vinaccia, no blu o colori chiari, zero, bocciati, invero pensavo di chiedere all'illustre medico se...vabbé altre cose insomma.....
Per i tacchi, ripensandoci, vanno bene anche 5, insomma ci sarà del vino…meglio un metro e 68, che 40 centimetri in orizzontale, no?. che dici? se mi devi demolire in privato cortesemente, ok?
Chiahiro! Vieni con me! Son sicura mi impedirai di bere, degli altri non mi fido…! E in cambio ti farò ridere e dimenticare!

lunedì 12 novembre 2007

new


ho voglia di ascoltarvi.
oggi ho voglia di sentire le vostre storie,
le storie a cui non ho prestato ascolto in questi mesi.

ho voglia di andare a Montecarlo alla personale di Lara,
con Daniela, Sandro e gli altri,
voglio essere lì per la performance di Lara,
voglio veder il suo abito di vetro e Tania, la ballerina,
voglio dormire nella villa extra-lusso di una speranzosa curatrice,
a sue spese,
voglio prendere il café al fianco del Re, anche se non ho un euri e partiremo stipati in macchina per contenere le spese,
tornando il giorno dopo stremati.

voglio riprendere ad amare i siculi grazie a Daniela, Angela e Roberto.

voglio andare a Berlino da jack e dire che mi è piaciuta.

me la voglio godere di più,
il tempo per la maturità sta arrivando,
voglio arrivarci pigra.
ascoltando voi e me,
me e voi.

venerdì 9 novembre 2007

le giornate


ore 7.45: sveglia (almeno ho lo studio di fianco a casa)
ore 9.00: lavoro
ore 13.00: esco da lavoro
ore 14.oo: lezioni alla scuola di specializzazione per le professioni legali.
ore 19.00: arranco inebetita fuori dall'aula magna della scuola.
ore 19.30: a casa, anche prima, che penso: non ho finito a lavoro, dovrei farlo ora, il solo pensiero mi procura l'emicrania, allora rimando a dopo cena, dopo cena chissà perchè l'emicrania è peggiorata, sarà la nevralgia trigeminale di aZ?
morale?
dopo 3 giorni sono già uno straccio, a pranzo non riesco nemmeno più a mangiare qualcosa che si possa realmente chiamare cibo, e in più i 3 (solo 3? ovvio fanno 4 ore di lezione consecutive di una sola materia), prof che sino ad ora ho visto non fanno altro che ripetere che fino a un paio di anni fa la scuola era un disastro e che se eravamo convinti che l'andazzo fosse ancora quello possiamo uscire dalla porta, che oggi è un'altra musica, un'altra storia, altro anno altra vita!
vorrei sapere chi diavolo insegnava in quella scuola fino a 3 anni fa, minimo son gli stessi di oggi che ogni anno ripetono la stessa cosa.
oppure hanno una sorta di disprezzo, niente affatto latente, per coloro che vi insegnavano prima e devono rifarsi....
oppure era colpa degli studenti che intuisco deficienti dalle loro parole, almeno secondo loro, la cosa mi disturba, fra 1 anno saremo deficienti pure noi per loro? La tizia in prima fila lo è già di suo, insieme a quello in giacca che pensavo praticante o altro e invece scopro laureato da 1 mese, che tempi!
Comunque il tizio in giacca è innocuo e anche un po’ ingenuo, ma volenteroso, in fondo fa quasi tenerezza, non ne azzecca una, ma fa tenerezza.
La tizia invece non si affronta proprio, continua a chiedere di poter leggere questo o quel trattato inculcando ai prof la falsa idea che la gente lì faccia solo la scuola; tesoro tu forse, ma io già non riesco a mangiare!| mi ci manca il trattato solo sull’art. 2 del c.p., ma sei scema? senti il desiderio di morire giovane? E quando facciamo il concorso di persone che mi devo leggere? Il Giuridico? No, dimmi? Cassazionista dei miei stivali! (appena laureata per inciso).
il meglio, comunque è il prof di commerciale, tale Guerrieri, da poco prof, che mi sembra abbia confuso la sua poltrona con quella di Dio, difatti volevo regalargliene una bianca...così si immedesima meglio, lui e la sua cazzo di simpatia inesistente, corredata da un insopportabile assenza del bisogno di prendere fiato, una macchina da calcolo, un freddo e sterile bilancio: attivo/passivo.
detto questo noto che un tutor è la mia assistente di tesi (gioia immane), ciò vuol dire che non passerò mai quella materia, se ne parlo o ci penso mi risale la trigeminale lì di aZ, lasciamo stare va’....
mi consolo un po’ con Galgano, che sta indubbiamente peggio di me ed è irriconoscibile, ho capito che era lui solo dopo che ha riproposto una famosa frase di Giusti a lui cara...non si offenda prof, lei è sempre un grande (anche se metà della dottrina italiana La odia..), ma davvero lasci stare, si riposi, Lei è una grande cariatide del diritto (secondo voi il figlio cita il padre come dottrina? e che scrive? Deve fare un effetto strano…), da ricordare per quel che era, la malattia l'ha intaccata è inutile.
Ma d’altro canto se c’è la fa Lei, nonostante la verve sia un po’ scesa, io posso scalare l’Everest senza i suoi 4 Bay pass, no? Questo si chiama amore.

martedì 6 novembre 2007

enzo biagi

stamattina, poco dopo le 8, è deceduto Enzo Biagi.
profondo cordoglio e dispiacere.
Riposi in pace, possibilmente senza speculazioni.

domenica 4 novembre 2007

domenica pomeriggio


domenica pomeriggio.
relax, troppo relax dopo due giorni un po' movimentati.
pessima idea: tv.
senza fare nomi.
gara di CULTURA????!!! tra 2 aspiranti, presunte, non so', veline.
conduttore: l'ha scritto Bram Stocker, è la sua opera più famosa..(già qui....)
velinetta: ...........????chi è?
conduttore:....è la storia di un uomo che ha dei denti affilati i ca..i ca... i ca...., dai......
velinetta2: iiiiii........iiiii......uhmmmmm, bohhh
conduttore: i can... i can.....
velinetta2: uhmmm????
conduttore: e vabbé i canini, la persona possiede un titolo: è un co, è un....è un co
velinetta1: titolo???
conduttore: titolo nobiliare..è un con...è un con..
velinetta1: è un conte!!! batti mani giubilo generale!!!!
conduttore: chi è? come si chiama il libro????
velinetta2: il conte di Montecristo!!! eh eh eh c'ho messo un po' (e non hai capito una ca... )
conduttore: no, pensa (aarddduuuooo..)...dai i canini, è un conte..vai su....cercalo!!!!
velinetta: non lo so....odddiiiiioooo
il CONTE DRACULA!!!!! CRETINE!!!!!!!
Conduttore: passiamo oltre
conduttore: Louis Carrol...scrittore di una delle favole più famose (amante, troppo amante di bambine aggiungo io), ha scritto di una bambina che finisce in un paese..è un fantasy (?)
velinetta1: uhmmmm..faccia pensierosa ah ah dove va?
conduttore: aspetta....incontra un animale un co..un co....un co...
velinetta2: un cocomero! (un cocomero????ma che c'entra? i cocomeri sono animali?)
conduttore: (quasi basito..ma poi non è vero) no animale! un con..un con...un con
velinetta2: un coniglio, un coniglio!!!
conduttore: brava! (mah), poi incontra uno str...uno stre..ricordate fantasy..
velinetta1: una strega! (il maschile cazzo, il maschile!!!!)
conduttore: no! uno streg...uno streg....
velinetta2: uno stregone!(Dio perché?)
conduttore: uno strega..uno strega....
velinetta1: uno stregato??? (notate l'assenza di doppia)
conduttore: brava!!!!! HA DETTO STREGATO, NON STREGATTO!!!!vabbè diciamo che la pietà ha preso il sopravvento!
conduttore: cercatelo!!!
velinette che corrono dai libri inguainate in una minigonna a pieghe stile collegiale oltremodo imbarazzante, che mostra ogni cosa, si dirigono verso una pseudo libreria!!!frugano, frugano..
velinetta1: ecco....Alice nel paese delle meraviglie....
velinetta2: CICERONE!
CICERONE??????? ma Cristo CICERONE?????????
................
annientata....senza parole.......

giovedì 1 novembre 2007

buona notte


Non ricordo le tue mani sul telaio,
ricordo però come lo guardavi, là nell'angolo,
come guardavi me, se mi avvicinavo,
allora ti chiedevo e dicevi che era memoria del passato, memoria di nonno,
gli occhi lontani.

Ti ricordo ridente, nonostante la grande gonna nera di chi è sola presto,
operosa, mentre attendevo con ansia i culurgiones insieme ad Antonello che tornava bambino, e io ero felice.

Ti ricordo imbronciata, apprensiva se i figli non ascoltavano, o io non ascoltavo,
ricordo le lezioni di educazione e di rispetto, di vita, semplici ma perfette.

Ti ricordo mentre tentavi di parlarmi solo in Italiano, il sardo agli anziani dicevi, io dovevo essere Italiana, ma senza dimenticare,

Ti ricordo due anni fa, d’estate, l’ultima volta.

Ti ricordo ora,
hai scelto questo giorno per cortesia, per non disturbare due volte,
per semplicità.

Ti ricordo senza lacrime, come vorresti,
ora ti ricordo in vita, non fredda,

Buonanotte nonna.

giovedì 18 ottobre 2007

l'autunno che non arriva




Anche quest'anno l'autunno non è arrivato.
Anche quest’anno alzando lo sguardo vedo solo poche foglie color mattone, non riescono nemmeno ad essere gialle, in effetti non le ricordo gialle da un po’, moriranno verdi, come sono nate.
Anche quest’anno si potrebbero saltare i mesi, gli anni, i fatti, le rughe, i sorrisi e i discorsi diversi, senza badarci.
Anche quest’anno, il mio viso e il mio corpo sembrano uguali al passato, nemmeno un pò più vecchi o adulti, non sono immutati a guadar bene, ma ciò non induce a considerazioni profonde.
Anche quest’anno mi autorizzo a coprire i miei vizi con dichiarazioni mendaci.
Anche quest’anno non siedo qui per passione, nemmeno per desiderio, ma solo per convincermi che gli umori proseguono da soli in ritmi conosciuti, non paghi di quel che è oggi.
-L’umore vestito d’autunno-.
Anche quest’anno il tempo mi parla a contrario, mi suggerisce pazienza.
La pazienza non aiuta.
Io debbo dare una svolta a me, ora

giovedì 11 ottobre 2007

senza parole..

Germania, violenta la sua ex
ottiene sconto di pena perché "sardo"


CAGLIARI - Incredibile sentenza ad Hannover. In un provesso per violenza sessuale, un uomo ha avuto riconosciuta l'attenuante di essere sardo. Ha tenuto segregata per giorni la ex fidanzata, l'ha picchiata, violentata, torturata e umiliata in vari modi ma ha ottenuto uno sconto di pena. Un ventinovenne cameriere è stato condannato a sei anni di carcere: il giudice gli ha concesso le "attenuanti etniche e culturali".

La sentenza è di un anno fa ma è stata resa nota solo in questi giorni in quanto il legale del giovane, l'avvocato Annamaria Busia, sta tentando di fargli scontare la pena in Italia. "Ho ottenuto una copia tradotta in italiano, con il timbro del tribunale tedesco, - ha spiegato all'Agi - in vista dell'udienza per il trasferimento in Italia prevista il 23 ottobre in corte d'appello a Cagliari". E nella sentenza si legge testuale: "Si deve tenere conto delle particolari impronte culturali ed etniche dell'imputato. E' un sardo. Il quadro del ruolo dell'uomo e della donna, esistente nella sua patria, non può certo valere come scusante me deve essere tenuto in considerazione come attenuante".

Il fatto di essere nato in Sardegna, per il giudice tedesco, rende quindi meno grave la responsabilità di in giovane che, convinto che la fidanzata lituana lo tradisse, l'ha tenuta prigioniera per tre settimane sottoponendola anche a violenze sessuali di gruppo. Le convinzioni sui sardi del magistrato, a dir poco bizzarre, hanno fatto risparmiare al cameriere almeno due anni di carcere. Il suo avvocato rimane comunque indignato. "E' una sentenza razzista", afferma sconcertata Annamaria Busia.

fonte: Repubblica

mercoledì 10 ottobre 2007

Sant'Ivo, perché?




Gli avvocati sono la razza peggiore del pianeta, lo sappiamo tutti, ovvero lo pensiamo tutti, ma perché l’avvocato? Perché non l’idraulico che ti chiede 100 € solo per rispondere al telefono, nemmeno per venire a controllare i tuoi tubi corrosi, che poveretti agognano da decenni la pensione, ma il padrone di casa li ritiene ancora perfettamente integri e nonostante tu pianga lui se ne fotte.
Perché non, appunto, gli avidi padroni di casa?
O i tassisti ladri?
O le banche? Ahi le banche.. occhio ai mutui signori… lo sepezzettamento del credito vi calerà sopra la testa come pochi!
Si odiano avvocati e si amano i commercialisti che con mille stratagemmi (ti fanno scaricare pure le mutande all’occorrenza), fanno pagare meno tasse al povero contribuente italiano che non sia un dipendente statale ( gli unici che pagano le tasse per quel che sono).
Si odiano gli avvocati perché sono untuosi e non sanno parlare, ma magari in verità gli avvocati sanno parlare, se no come fanno a adularti? A adulare il giudice e fregare te, povero coglione?
Appurato che sanno parlare, forse si può pensare che siano odiati proprio perché sanno parlare…uhmmm non è convincente, non passerei la prima udienza!
Perché sono ladri? È anche vero che se magari non rubavi tu per primo non conoscevi la loro di avidità.
Sono poi ladri? Un buon 70% si, e il bello è che il 40% di questi ladri non è neppure bravo, è appunto solo ladro, ma si sa il nome..! Per converso è luogo comune che è sempre meglio avere un avvocato per amico, insieme al dentista e al medico.., non si sa mai……
Si odiano forse perché loro capiscono che ti succede e tu sei là spaurito ad ascoltarli, manco fossero l’oracolo di Delfi? Non è convincente, del resto i clienti sono spesso più molesti dell’avvocato, ma è anche vero che il cliente è sempre innocente, pure per te… (…io dottoressa sono onesto, sono un povero ignorante, sa ho la terza media.. la matematica.. ah si? Un vero peccato ora mi spiego i suoi buchi di bilancio, tutta ignoranza! Ma si pensi Lei cosa poteva fare con una laurea! manco Ricucci!) ….. (dottoressa mi pignorano tutto, ho la casa coi sigilli! Signor…… si calmi che succede? Il finanziamento…(……)……ma sa l’azienda andava già male….. e quindi? Mah…mi sono regalato un paio di viaggi…la macchina…..non pensavo sa…si può pignorare? no, macché scherza, la Banca? Si),…………. (dottoressa mi è arrivata una convocazione per lesioni? Come mai? Ma sa una sera (…..), l’ha picchiato per davvero? Ma no, un paio di pugni, ma lui poi è caduto da solo! giuro! …..Ah beh quand’è così…(….) )….. ah che paese d’innocenti! tranne che per l’opinione pubblica, per cui sono sempre tutti colpevoli (a parte la Franzoni, of corse), macellai da 4 soldi.
Ma in fondo è vero, gli avvocati sono una pessima razza, sono fankazzisti e pure lamentosi, se sei costretta a stare al bar con loro ti devi sorbettare un ora di filippica su come i tempi siano cambiati e come siano pochi oramai i clienti (ma la criminalità non era in aumento in Italia?, mah!), se poi ti accosti ad un praticante sei pronto per il suicidio (eh l’esame farsa, e i raccomandati, e non mi pagano…azz questa è vera…).
Diciamolo (letto come lo leggerebbe La Russa) gli avvocati sono solo pallide comparse nelle aule di Giustizia troppo affollate, sono corvi pronti sulla carcassa, sono melensi e risolvono le cause al bar col giudice (offrono loro, ovvio), sono giudici prima del giudice e si odiano per questo.
Sono coloro che se ce l’hai col vicino perché ti spacca le balle, e tu hai un grado di sopportazione pari a zero, ti propongono una causa per danno esistenziale, biologico e perché no pure morale, mentre tu sorridi come un ebete tutto felice.
Sono coloro che se avete problemi con la linea del telefono che vi scompare per qualche giorno vi redicono seduta stante un atto di citazione per il vostro gestore, chiedendogli fantomatici danni per migliaia di euro….sapete le relazioni sociali sono importanti, e voi felici (…con quello che si fanno pagare!....).
Si, gli avvocati sono pessimi (e anche un po’ mafiosi), lo so, lo vedo ogni giorno, io, infatti, appena raggranello i soldi per una protesi, voglio fare la modella…

domenica 30 settembre 2007

ora rosso, per la Birmania

arte e giochi d'intesa





Ieri a Bologna è stato aperto un nuovo spazio d’arte.
Nell’ex sede della Cgil in zona Roveri, ex allievi dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna con poco talento e molto culo, hanno messo su uno spazio ottimale e funzionale nei vecchi uffici sindacali di Bologna.
Poco gusto artistico nelle sale, ma tra performance fuori luogo e ritratti di preti, si celava la chicca finale: i rajasful (http://profile.myspace.com/index.cfm?fuseaction=user.viewprofile&friendid=106864154), gruppo "sperimentale" composto di violoncello elettrico e piatti, su basi arrangiate da loro, o su cover sempre riarrangiate da loro, veramente meritevoli.
salvata in corner la serata, gustata la musica e le braciole, nel delirio
del ritorno, discutendo di pregiudizi, è venuto fuori un giochino che desidero riproporvi:
Pensate a tutte le persone che conoscete, amici, familiari, semplici conoscenti e associate ai loro volti una frase, un aggettivo, un sostantivo, una pernacchia, una parola a caso, insomma quello che vi viene.. a me è venuto in mente questo:
tesa,
macaco,
dolcissima,
fuffa,
completamente idiota,
intrigante,
affetto infinito,
giudice d’altri senza specchi,
genio,
talento puro,
sogni che sono rimpianti, ma pensati ancora come sogni,
tuttologo,
eccelso,
intrigante,
affascinante,
completamente matta,
classe,
2 palle quadre,
il fascino del potere,
morgana,
complessata,
vitale,
nero,
rosso,
doppia personalità,
inopportuna,
falsa,
borghese,
essere chi non si è, e farlo male,
splendida scoperta,
tenera,
arringatore,
spreco,
tesoro,
violenza,
luce dei miei occhi,
umiltà,
splendida,
amicizia pura,
bello,
bastone delle mie paranoie,
sicurezza,
la diligenza senza bravura,
il sorriso,
la dolcezza,
l’amica,
i ricordi.
ora, se volete, a voi..anche in privato.

sabato 15 settembre 2007

anniversaire en sauce des saluts





oggi è il mio compleanno, domani quello di Cri.
oggi Chiara vola in Grecia in cerca d'amore, domani Giancarlo volerà a ricongiungersi al suo amore, se riesce.
oggi dovrei festeggiare e invece saluto.
oggi dovrei ridere e invece sono malinconica.
oggi manderei tutti affanculo e invece sono inebetita.
oggi non ne ho voglia, semplicemente.
allora auguri e arrivederci, a tutti.

giovedì 13 settembre 2007

maiale-day




"Potremo organizzare il 'Maiale day', ovvero concorsi e mostre per i maiali da passeggiata piu' belli da tenersi nei luoghi dove chiunque pensi di edificare non un centro di culto, ma il potenziale centro di raccolta di una cellula terroristica". Lo dice Roberto Calderoli, coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord, annunciando iniziative di protesta contro la costruzione di una nuova moschea a Bologna".Fonte: Ansa

E’ un mito, è oggettivamente un uomo di rara genialità comica, se non ci fosse della gente che gli dà retta.....si, se non fosse così..
Ma io propongo di onorarlo comunque e pertanto, prendendo spunto da S., intendo sottoscrivere una petizione affinché si riesca a fare tal maiale-day, modificato..ma pur sempre un maiale –day con tutti i crismi.
Lei onorevole è l’ospite principale, ovvio, darà finalmente, come lei ripete di voler fare da anni, una dimostrazione pratica della sua devozione alla causa, inoltre avrà l’occasione di far capire al mondo musulmano che cosa si perdono a non mangiare maiale.
E’ contento? Si immolerà finalmente alla causa!
L’idea è questa: adunata, palco, il và pensiero tutto per lei...poi lei che piega e molto cerimoniosamente allarga l’ano, non si preoccupi è solo per il ripieno e il pepe (dà quel non sò che in più, mi piace), non stia rigido se no dopo bisogna spezzare tutte le ossa per infilzarla, e via! Messo il ripieno, piegato, arrotolato è pronto per lo spiedo.
Scroscio di applausi e lei che in preda ai tormenti urla: Libertà, viva l’occidente! Sarà santo entro breve glielo assicuro!
Et voila, fatto anche il maiale-day!
Contento onorevole?
A parte le cazzate avrei piacere di chiederle:
ma a lei che frulla nel cervello?
no dico, ma se le sogna la notte? si consulta con illustri uomini di cultura e scienza prima di esternare codeste minchiate?
Perchè pensandoci, tralasciando il partito, lei mi sembra un pò ossessionato dagli arabi, le sono entrati nel letto?
Non le è bastata la legge elettorale, le magliette, i morti, il biasimo europeo?
Ma non è ora di tacere?

mercoledì 5 settembre 2007

rientro

dovrei fare un bilancio estivo, o forse no, non è in realtà obbligatorio, pertanto me ne asterrò, non ne ho voglia per la verità, farò solo un ringraziamento particolare a coloro che il 28 luglio sono venuti da Cala Gonone per recuperare le nostre menti scioccate e stanche a Olbia.
a Tore, perché è sempre lui,
a Stefania per avermi fatto ricredere.

giovedì 26 luglio 2007

salviamo castelletto










signori, so che questo assomiglia ad un banale annuncio di case in affitto, ma è davvero importante.
questa è Castelletto, a 25 km da bologna, e sta per essere riconsegnata alla proprietaria a meno che Lara, che oramai è rimasta sola lassù, non riesca a trovare due inquilini che l'aiutino con l'affitto: il prezzo è molto basso, automuniti è meglio.
castelletto è il cuore di ogni nostra iniziativa, di ogni serata di questi anni!quindi bisogna salvarlo!
Dato che il tempo concessomi per farlo è assai poco chiedo il vostro aiuto in questa ardua impresa... fate girare il più possibile questa proposta di condivisione ad amici e parenti (va bene pure la nonna o la zia purchè di compagnia!!

lunedì 23 luglio 2007

vacanza


la foto ritrae Cala Goloritzè (Baunei), nella splendida Ogliastra.
dopo avervi fatto venire la bava alla bocca vi dico arrivederci a settembre, dopo le mie meritate ferie!

mercoledì 11 luglio 2007

favola della buonanotte

A Silvia.
Qualcuno a suo tempo seppe la verità, ma non la disse, oggi nessuno la sa.
ma i tempi si sa' cambiano e venne il tempo della conoscenza, il mondo voleva sapere cosa si era andato perduto, cosa avevano perso nei secoli, cosa non era mai stato scritto.
vennero allora riuniti i grandi Savi di tutto il mondo, tutti in una sola stanza, tutti con l'ordine esclusivo di pensare.
Come si può ovviare alla perdita di risposte? invero taluno ipotizzo una lobotomia frontale destra ai cadaveri dei dotti con la strenua speranza che seppur morte le attività cellulari dei defunti, le cellule conservassero intatta la memoria e affidandosi a marchingegni eccezionali e di nuova invenzione se ne sarebbe potuto estrapolare il passato e i misteri dimorati nelle tombe nostrane.
Giustamente codesto Mengel dei giorni nostri fu cordialmente messo alla porta e invitato a tornare nel 2310….sempre in tal data esista ancora qualcosa su questo sciagurato mondo.
Ovviata la suddetta ipotesi, i savi non trovarono altra soluzione che una ricostruzione storica dei fatti, sperando nell’attendibilità delle stessa.
Furono allora convocati i discendenti degli amici, degli amanti, dei conoscenti, delle mogli, dei nipoti, dei figli, dei parrucchieri e dei fruttivendoli di coloro che si presume sapessero, ebbero pure la fortuna di trovare qualche parente diretto ancora in vita e felici si accinsero a ricevere coloro che forse inconsapevolmente sapevano.
Seguirono quindi ore e ore di domande, macchine della verità, correlazione di indizi, intenti causali, ricostruzioni, profferte di denaro inimagginabili, test da lettino di cura, eppure nulla, niente, non si tirò fuori assolutamente niente, nessuno sapeva.
i Savi erano disperati, non esistevano, i cari dei defunti non sapevano, essi stessi non sapevano eppure non vi erano esseri sulla terra che sapessero più di loro.
O forse si.
I savi tentarono allora l’ultima e disperata carta: un medium.
Vennero fatte ricerche su ricerche per scovare colei o colui che fosse il migliore, a prova di falsità, ma che al contempo fosse anche un grande saggio, un religioso che capisse l'importanza delle cose,su questa linea il prescelto doveva essere portato al cospetto dei savi del mondo.
E così fu.
Nella grande sala in cui i savi pensavano entro' timido un ometto che da anni vegetava sui monti della Grecia, reietto da tutti, solo, colui che portava sulle spalle il peso di essere disceso da Cassandra e dalla sfortunata violenza di cui fu vittima, non creduto nemmeno in questo, ma a noi questo poco importa.
Venne fatto sedere, venne ripulito, rifocillato, rassicurato, alla fine di ciò gli venne chiesto di cosa abbisognasse affinché potesse contattare i morti e rivolgere ad essi, infine, le fatidiche domande che attanagliavano la storia, una sola invero era fondamentale, una sola, invero, avrebbe cambiato i destini e le credenze del popolo, una sola per tutte.
Egli riferì adagio le sue richieste e chiese infine lumi su quali fossero le domande che avrebbe dovuto rivolgere al passato.
I savi si guardarono, infine presero coraggio ed esposero le domande, poi in ultimo La Domanda sottolineandogli che se il tempo fosse stato poco sarebbe bastata una risposta a quest’ultima.
L’anacoreta-medium li guardò, dapprima con cautela, poi con sempre più sconcerto, infine trattenendo il riso si piegò su se stesso, pronunciò qualcosa a bassa voce, tremolante, via via più tremolante sino a sollevarsi convulso e paonazzo gridando e ridendo come un pazzo.
I savi si guardarono dapprima perplessi poi intimoriti, poi finalmente giustamente incazzati! Lo fermarono lo rimisero sulla sedia e chiesero spiegazioni.
Egli allora si chinò ancora, raccolse quanto gli apparteneva, si rialzò, li guardò, sorrise e disse che non v’era bisogno di scomodare i morti.
I savi si guardarono sconcertati poi lo guardarono e infine capirono: Lui sapeva! E chiesero, chiesero, chiesero per ore, supplicarono, giurarono che gli avrebbero creduto nonostante l’infausta leggenda che lo circondava, infine lo convinsero.
L’anacoreta medium si risedette chiuse gli occhi chiese silenzio e poi parlò, parlò per tre soli minuti, poi nel silenzio se ne andò.
I savi sussultando allo sbattere della porta, si ripresero come da una trans e caddero infine in ginocchio, piangendo, strillando e bestemmiando, calmatisi si guardarono con solo un desiderio negli occhi : non credere, ma non vi furono parole tra loro, mai più, sino alla morte.
Qual'era la domanda?Cosa rispose lo sventurato erede di Cassandra? Ebbene non ve lo dirò!

lunedì 9 luglio 2007

manifestazione internazionale di nazi a cagliari

quoto dal blog di koda.. vediamo se si impedisce.. firmate.....firmate....

http://www.petitiononline.com/nasdnis/

il link precedente non si apriva...questo dovrebbe...

mercoledì 4 luglio 2007

non c'è limite...





oppure:

http://www.thepetitionsite.com/takeaction/121875631



firmate la petizione.....in poche crude parole è affinchè NON si continui ad utilizzare cani e gatti per la pesca allo squalo nell'oceano indiano....no comment.

lunedì 25 giugno 2007

elogio a Oriana Fallaci



ieri me ne stavo tranquilla a cazzeggiare col computer e con la mia coinquilina alla fine abbiamo optato per un excursus comico - italiano.
quindi ci siamo viste molti comici, tra cui una signora della TV figlia di... ed è stato il momento dello shock.
in uno dei suoi sckech (non so riferire dove e se sia andato in onda...erano pochi minuti scaricati da internet) vedo la Sig. imitare Oriana Fallaci e uscirsene con frasi raggelanti.
allora ho deciso di scrivere io una letterina alla signora in questione, così come a tutti quelli che in questi anni l'hanno tacciata di fascismo, stupidità e ignoranza, così equilibriamo la situazione.

egregia signora,
vede io ho conosciuto la signora Fallaci molti anni or sono, me l'ha presentata mia madre quando ero a malapena adolescente, me l'ha presentata così bene che ho letto tutti i suoi libri, che stanno accuratamente disposti in casa mia e molti articoli di giornale conservati da mia madre nel tempo.
questa mia conoscenza mi permette di sottolinearLe che Oriana Fallaci non ha scritto solo "la rabbia e l'Orgoglio" e "la forza della ragione", deprecabili, ma che non fanno la storia, né tanto meno la vita, di Oriana Fallaci.
detto questo mi premurerò di rispondere alle Sue battute sulla signora Fallaci, anche se la suddetta saprebbe farlo mille volte meglio di me, ma ahimè è cosa oramai impossibile.
iniziamo.
Oriana Fallaci è filo americana? ma non mi faccia ridere, Lei come del resto altri! si è premurata di leggere mai "Un uomo"? lo faccia e vedrà che ciò che la Fallaci scriveva sull'America, Lei, mia cara, darebbe un occhio per riuscire a scrivere anche solo la metà di quello che ha scritto Lei, come lo darebbero tutti gli altri che prima e dopo di Lei l'hanno tacciata così, semplicemente la signora Fallaci ne ha visto e denunciato il marcio come il buono, negli ultimi anni solo il buono glielo concedo, ma non dimentichi che l'America l'ha accolta quando in Italia la evitavano come la peste.
comoda sui tetti di Manhattan? Lei, invece, lotta ogni giorno con la fame e con gli stenti del vivere in un attico a Roma o Milano forse?
ma a prescindere cara signora vorrei comunicarLe che mentre Lei nasceva, o forse non era nemmeno in progetto, Oriana Fallaci era una delle prime donne in Italia corrispondenti estere di guerra, sempre mentre Lei nasceva e qualcuno era, invece, in fasce e sporcava il pannolino, la Fallaci si beccava pallottole in Piazza di città del Messico, una machettata in Cambogia, l'espulsione e il ritiro di ogni scritto su piazza Tien an Men in Cina, si vedeva ritirare il Passaporto in America dopo la sua intervista a Kissinger, ma forse non basta.
la Fallaci è guerrafondaia, ah si? davvero? non ho mai letto un solo rigo sul punto in tutta la produzione giornalistica e letteraria, l'ha sempre e solo ammessa come rivolta del popolo, "Niente e così sia" vi lanci un occhio, poi mi dirà ( lo consiglio anche agli altri), perché vede la Fallaci in Vietnam c'è stata e i morti li ha visti, non li ha sentiti raccontare, né li ha semplicemente letti nei libri di storia, idem in Messico, Lei c'era, non borbottava vestita da Uma Turman in un comodo salotto televisivo o in teatro, con rispetto parlando.
ma se questo come è ovvio non è una giustificazione alle sue recenti affermazioni, non lo è nemmeno il fatto che lei ha giudicato, come molti, solo in base ai suoi ultimi scritti.
scritti che l'hanno portata nuovamente alla ribalta in maniera indegna come solo l'Italia sa fare, come solo la politica sa fare, è diventata il baluardo letterario di destra post-moderna, ahi gioite la destra ha finalmente un intellettuale dalla sua parte! ma quando mai?
E' una fascista? no, non credo, non lo avrebbe combattuto da ragazza, né da adulta con Panagulis, strenuamente, vede da qui è iniziata la rottura con l'Italia e la sua gente, quando vennero, Lei e Panagulis, in cerca di protezione dal regime Greco nessuno gli diede udienza, solo un uomo: Pertini, un Pertini non ancora Presidente che poco poté fare per loro, gli altri alla macchia, ragion di Stato la chiamano.
Antiabortista? semplicemente ogni donna sterile, o che meglio non è mai riuscita portare avanti una gravidanza, non comprende e mai lo farà chi sceglie di non procreare, poi che qualcuno ne faccia un baluardo cattolico di comodo è un altra storia, anche considerando che la Fallaci come più volte sottolineato da Lei stessa del Vaticano apprezzava l'arte, il resto non esisteva, tra l'altro quel libro è uscito nel 1975, non ieri e non dopo l'11 settembre, ma qualcuno se lo è ricordato a comodo suo.
La Fallaci è anti.araba, probabile, ma ben prima dell'11 settembre, mia cara, mai letto Inschallah? Le hanno mai ucciso una collega musulmana per malcostume? Ha mai intervistato Khomeini, mai girato in Yemen, mai stata in Libano durante la venuta dell'ondata integralista, portata dall'Olp che tuttora si trascina in una forte instabilità e che semplicemente ha cambiato nome dopo la conversione moderata dell'Olp, conversione che ha portato il nobel ad Arafat? dubito, nemmeno io ma almeno sto zitta e non taccio qualcuno di ignoranza solo perché non approvo il suo pensiero.
daccordo le concedo una presa di posizione oltranzista negli ultimi anni, da me per prima non condivisa, ma la reputo la filippica di una donna sola che ha trovato conforto in America infine, quando qui non era amata, ma considerata scomoda, ma soprattutto resa rancorosa dal troppo dolore subito in vita, mi sbaglierò, ma la Fallaci non è solo una scrittrice, è stata una grande giornalista e una donna con le palle quadre come poche ce no sono, non saranno i deliri di una vecchia divorata dal cancro, croce della sua vita e mai sconfitto, a farmi cambiare idea.
non approvo gli ultimi due libri scritti dalla Fallaci, hanno molto deluso me come mia madre del resto, ma vorrei capire chi è santo qui e chi si può permettere di giudicare, né tanto meno questo fa si, mia cara signora, che si possa sentir dire da una nata e vissuta nella bambagia, che probabilmente la cosa più pericolosa che ha fatto è un programma censurato, che la Fallaci ha sempre vissuto comoda a Manhattan, la cosa assume tratti grotteschi e intollerabili.
le dirò di più, le dirò cosa in fondo disturba me, disturba che negli ultimi anni se ti scagli contro l'America e il suo orribile sistema sei filo-arabo, mi disturba che se sei di sinistra appoggi la Palestina contro Israele, e viceversa, mi disturba la schematizzazione ridicola di questi anni, il completo rinnegarsi della storia di ogni popolo, mi disturba la perdita della ragione, l'oblio dei fatti, l'esaltazione di esseri che andrebbero aborriti esattamente come i governanti del nostro tempo, mi disturba che in Italia sia ridotto tutto a destra e sinistra, mi disturba che una donna con la vita della Fallaci diventi il baluardo di soggetti come gli esponenti della Lega dopo una vita passata denunciare gli orrori e l'ignoranza di ogni regime e per converso sia sbeffeggiata da Lei, mi disturba quando sento: ah se la pensi così sei di destra, ah se la pensi così sei di sinistra.
mi disturba che non vi sia nessuno capace di denunciare i mali di ogni dove, del nostro occidente come dell'oriente, senza che sia etichettato in qualche maniera.
mi disturba ancora l'osannazione di esseri che in quanto umani sbagliano, nessun uomo e immune all'errore e nessun uomo dovrebbe vedere tutta la sua vita rinnegata da due scritti, o da un errore di valutazione e sentirsi chiamare terrorista per questo, o sia esso anche un profondo cambio di pensiero, sia quel che sia, ora, nell'immaginario collettivo, la Fallaci non può e non deve diventare una donniciola frivola e ignorante.
questo solo perchè a Lei e a altri non sta bene quanto scritto nei suoi libri, badi a Lei come ad altri in fondo il suo scheck mi serve per sfogarmi di tutti coloro che la pensano come Lei, m'innervosisce questo cambio radicale: da osannata negli anni sessanta dalla sinistra anti-Vietnam, nonché dalle femministe è ora amata dalla Lega, fra un po' da forza nuova che tristezza, davvero una fine orribile, la peggiore, forse cercata, è morta scomoda come è vissuta.
in ultimo mi disturba lo scarica barile, mia cara signora, Lei che tanto difende il popolo dovrebbe sapere che la gentaglia che governa le nostre nazioni cosiddette libere, l'ha scelta proprio quel popolo che tanto difende, è così, né noi, né la Spagna, né l'America, né l'Inghilterra sono regimi, ciò che noi abbiamo creato si è rivoltato verso quei popoli, proprio ciò che noi abbiamo messo lì e che non siamo stati in grado di buttare giù a suo tempo, è in fondo il popolo credulone il primo male del mondo, non certo donne come la Fallaci che fanno il tempo di uno scandalo di due giorni.
ricordo una frase che suona più o meno così: l'Europa è un continente la cui popolazione intelligente è governata da un pugno di idioti, l'America è una nazione di sciocchi governata da pochi uomini intelligenti, chi disse questa frase non ha conosciuto i nostri tempi.
La prego di perdonare questo sfogo, ma mal tollero la distruzione di una persona per poche affermazioni fatte rispetto al generale della propria vita, anche perché in tal caso non vi sarebbe uomo o eroe esente dalla demolizione della propria esistenza e ciò è ridicolo, a prescindere.

Cordialità

mercoledì 20 giugno 2007

il caimano

qualche giorno fa, leggendo il suo nome su un forum, mi è tornato in mente il grande Franco Cordero.
Franco Cordero è uno degli ultimi grandi giuristi viventi in Italia, processualpenalista di eccellenza e di grande acume mentale, non disdegna la scrittura di bei saggi sociali, scritti in genere ed editoriali, questi ultimi soprattutto su Repubblica, e proprio in uno di questi editoriali paragonò Lui ad un Caimano, soprannome a cui si rifara un noto regista in un suo film.
geniale il paragone, ottima la copiatura artistica, anche se il regista non lo ha particolarmente sottolineato...
sull'onda di Cordero ho ripreso in mano il suo "nere lune d'Italia", dove narra di politica, costume e diritto alla sua maniera, con riferimenti ed osservazioni al Caimano uniche, se non lo avete letto fatelo..(o anche le strane regole del signor B., ma invero meritano tutti), ed ho iniziato a fantasticare.
e se il Caimano morisse???
se in una delle sue arringhe nazional-popolari nel salotto nostrano andasse giù, disteso per terra, in maniera scomposta ed esangue, per davvero??
che succederebbe?????
parlando per esagerazione io me la immagino così la sua dipartita:
nel mezzo del suo empatico discorso si fermerà un istante, l'istante dell'eterno, sorriderà e....pam a terra! scomposto, ma subito ricomposto da un terrorizzato anfitrione, i presenti (diavoli!)si eclissano, scompaiono, controllano le tasche, sarebbe capace di incastrare qualcuno per avvelenamento Lui, ma Lui no, stavolta no.
mobilitazione nazionale, volo intercontinentale dell'areonautica militare per prestigioso ospedale Bostoniano, in cui ahimè, dopo aver rilasciato le sue ultime volontà, dopo aver di suo pugno, nonostante il coma, redatto i nuovi dieci comandamenti, Lui ci lascerà.
accanto la madre, la moglie, l'altra no, oramai è corrispondente estera non ce la farà...,i figli impazienti (impazziti) tutti.
fuori i colleghi, gli amici, i camerati pronti al primo comunicato stampa, di cui è incarica la Supposta n. 2, ed ex diavolo come pochi sanno, tutti attoniti, ma speranzosi: stavolta si vince, solo uno piange sincero, il fidato segugio del quattro, impietrito tenta di immolarsi gettandosi da 34' piano dell'ospedale, ahimè inutilmente, vi sono le grate.
funerali di Stato presieduti dal Candido vengono organizzati, si intesseranno lunghi arazzi azzurri e fiori rigorosamente in tinta.
il gran Capo giungerà mesto tentando di tradurre good by in Italiano, chiedendo se può comunque venire in ferie da queste parti....qualche leader non presenzierà per tenere le redini del mondo, che nella prevista messa di 8 ore potrebbe irrimediabilmente andare in mano al diavolo e Lui non ne sarebbe sereno......
il giorno dell'addio vi sarà commozione enorme, inarrestabile, tutti uniti, lodi infinite dell'uomo della storia, frasi del tipo: è stato un grande uomo, un uomo che ha fatto la storia dell'ultimo ventennio (sigh!), diverrà statista... il popolo osannerà a suo modo, ma infine sarà un cordoglio che durerà l'arco di due giorno, il tempo di un lutto nazionale, poi sarà buono per citazioni di bassa propaganda, sarà buono per commuovere, sarà buono per biografie non autorizzate atte a risollevare l'economia crollata, sarà buono per il turismo morboso di massa, lo stesso che fa la fila a Cogne.
d'altro canto in tutto questo qualcuno, invece, potrebbe sorride..
e se poi invece tutti tirassero un sospiro di sollievo?????mahhhhhhh
o ancora se morisse in solitudine abbandonato da tutti.
in fondo ci mancherebbe, mancherebbe anche a molti comici e ci sarebbe una strenua ricerca di qualcuno in grado di sostituirlo....si, pensandoci però... forse già esiste...
p.s. si precisa che quanto scritto è di pura fantasia...ogni riferimento a fatti e/ o persone è al solito puramente casuale..

martedì 19 giugno 2007

fine settimana cinefilo...

è stato un buon fine settimana rilassato.
venerdì in casa a gustarmi riposo e buon cinema, per l'occasione ho rispolverato uno dei miei cult cinematografici: il declino dell'impero americano di Denys Arcand.
un film a mio modesto avviso veramente degno di nota.
non ha una storia particolarmente elaborata, o avvincente in maniera spropositata, un mero scorcio di vita borghese, di miserie borghesi raccontate da dialoghi sublimi e bravi attori.
in particolare splendidi i dialoghi maschili, più riusciti e divertenti di quelli femminili, anche se entrambi in fine nel riunirsi diventano amari, è sicuramente un ottima commedia amara.
poi per rimanere sullo stesso regista, ma dimenticando "le invasioni barbariche" mi sono gustata la sua ultima produzione: L'Âge des ténèbres, inedito per me, ma anche per molti devo dire, è uscito quest'anno, non l'ho beccato al cinema e ho faticato per averlo, non solo l'ho visto in lingua francese, e per questo l'ho rivisto due volte per capire appieno il tutto.
conclusione? Arcand invecchia bene e centra ancora il bersaglio delle ipocrisie e delle solitudini contemporanee, anche questa è una commedia amara, sottile, non corretta politicamente, narra di un uomo in cerca di evasione, senza volerla realmente, o meglio rendendosi conto dell'inutilità della ricerca.
Arcand anche qui non cade nella trama e come mi aspettavo da lui ottimi dialoghi e bravi attori!
sabato giornata sempre in relax e visione di due soli film: l'uomo in più di Sorrentino, anche questo per me in seconda visione, ma sempre meritevole, Sorrentino è bravo lo si sa, Servillo lo è quasi di più, meravigliosa l'interpretazione di Tony ((ispirato a Califano) come Antonio è ispirato al calciatore De Bartolomei , bravi attori e l'amarezza del mancato riscatto, ne fanno una miscela triste, l'unica cosa che si spera è uscirne, intatti, se si può, dalla vita.
seconda visione del giorno: la casa dalle finestre che ridono di Pupi Avati, mamma mia...avevo quasi dimenticato il periodo giallo di Avati, e bravo Avati rendeva nel genere, bravo un gran bel film, si gusta piacevolmente e alla fine ci sono dei buoni colpi di scena, ottimale...consigliato...che Avati dovesse continuare su quella scia? per me si.
poi la sera mi sono concessa il concerto di Meg, brava, molto brava, ma sabato è stata avara e avrà suonato si e no 1 ora, nemmeno, un peccato, ma la adoro comunque e pertanto sono in attesa dell'uscita del suo nuovo album.
in sintesi serata piacevole, solo gradirei che non mi si dica che condiziono le scelte altrui se dò un consiglio, peraltro richiesto, dato che nella media non ne dò a sproposito, ma mi limiterò ulteriormente sul punto, tranquilli tutti, non sia mai che sia pure responsabile dell'altrui, oltre che di me.
domenica ho ripreso la mia rilassante filmografia...e ho spaziato nei generi.
iniziando con (dato il mio umore) Sin city ispirato ai fumetti di Miller, registi Robert Rodriguez e Tarantino...bel film, pieno rende perfettamente merito ai personaggi di Miller, in particolare ho apprezzato quello sulla città vecchia e le prostitute, ma ammetto un debole per Benicio del Toro, e poi mi piacciono i film in cui le donne non sono sono proprio delle donzelline indifese da salvare......l'ho trovato un episodio intrigante, ma dò una menzione anche all'episodio di Goldie e il bestione tenero (un irriconoscibile e bravo mickye rourke).
un po meno, ma comunque assolutamente meritevole, l'episodio con Bruce Will, non so ma non mi convince lui in realtà, badate nella parte si calava bene....solo non lo amo molto come attore..
comunque è un film che scarica i nervi, non ci vuole nemmeno un eccessivo stomaco, a parte due o tre scene, ma sono più che altro raccontate che viste nel dettaglio..
dopodiché, dopo una dovutissima pausa, mi sono dedicata al leggerissimo "Nicotina la vita senza filtro", spassosa commedia spagnola e Messicana di Hugo Rodriguez, su come si possa tranquillamente crepare anche se si smette di fumare, da bravi bambini...in effetti si crepa uguale.
la storia narra di un gruppo di ragazzi che chiede ad un amico i codici di una banca svizzera, questi (mentre spia la vicina con 300mila telecamere) riesce da bravo hacker ad ottenere quanto chiesto, ma nel delirio dell'essere sgamato dalla vicina come guardone, confonde i cd, consegnando all'amico un video su di lei, da qui la strada diventa un campo di battaglia, gansters, parrucchieri, ragazzi e sbirri si scannano per dei diamanti, come vedete si muore anche smettendo di fumare, e io fumo e me sbatto almeno fino a trent'anni!...
poi la tv, ma stavolta regala qualcosa di decente: "Speriamo che sia femmina", di
Monicelli, con il meraviglioso Noiret di Nuovo Cinema Paradiso, anche se ahimè abbandona presto la scena, lasciandola alle donne vere protagoniste di questo film, vere detentrici della scena e della forza, qui c'è anche una giovanissima Giuliana de Sio, un attrice che a me piace, ma che ritrovo poco in film di spessore o in film in cui io la vedrei bene, in ogni caso questo bel film è ultimo baluardo della commedia all'italiana che però fa pensare con la dovuta discrezione, senza eccessi, con dignità!
in ultimo "La sconosciuta" di Tornatore, film di cui non ho amato la critica, né la condivido, di fatto non condivido l'accusa di fruizione hitchcockiana inadatta a Tornatore, no per nulla è vero è un film cupo, tragico, profondamente solitario, ma ben fatto, pieno, non vedo cadute nella trama, trovo la protagonista brava e le musiche di Morricone come sempre perfette, un film da gustare, ma soprattutto da capire sino in fondo, era la seconda volta che lo vedevo, eppure era la prima, meritevole, bravo Placido e in fondo brava anche la Gerini, e poi chi ha detto che Tornatore è allegro???

sabato 16 giugno 2007

la moratoria internazionale contro la pena di morte


da qualche tempo alcuni Stati Europei, con in testa l'Italia, si stanno adoperando affinché l'ONU bandisca definitivamente la pena di morte.

iniziativa lodevole, ma di facciata.

mi spiego meglio.

qualche tempo fa mi è capitato di imbattermi (ovviamente a tarda notte) su un documentario che trattava delle condizioni delle carceri nel mondo, in correlazione con la pena di morte di cui quegli stessi Stati erano dotati.

un documentario estremamente ben fatto, lucido, reale e al contempo agghiacciante, profondamente inumano.

dal Ghana alla Russia, dall'Iran allo Yemen, passando per le Filippine.

alcuni di questi Stati non sapevo prevedessero pena di morte, forse vigliaccamente non avrei voluto saperlo, ma soprattutto non immaginavo potessero essere concepite carceri di quel genere, carceri privi di finestre, sotterranei in cui per anni e anni si priva il detenuto del sole, dell'aria dell'acqua, dove si preferisce morire per una pallottola che tra i tormenti di fame e malattie.

carceri dalle celle larghe 50 centimetri e alte 1 metro, solo un misero metro, impossibile anche solo alzarsi, impossibile mangiare, impossibile non impazzire, impossibile non invocare la morte, non desiderarla come l'unica via, e lo è.

la gente rinchiusa la dentro si dichiarava fortunata se veniva trasferita nelle carceri cittadine, dove le celle erano almeno alte anche se le si doveva dividere in 4 o 5 detenuti.

questo era il pensiero di quei pochi detenuti intervistati, ma questi che parlavano già voleva dire che erano lì da poco, perchè come diceva un operatore del settore dopo qualche mese smettevano di parlare, in media, l'80 % dei detenuti.
ma in fondo non era necessario intervistare quelle persone, o cercare di farli parlare, bastavano i loro sguardi, i loro occhi vacui, non vi si leggeva più nulla, nulla, nemmeno più il terrore, semplicemente niente.

e allora sia eliminiamo la pena di morte, va bene, sono favorevole, ma quella gente? con quale cuore si può lasciare che quella gente viva il resto della propria esistenza in quei luoghi?

moratoria sia, ma poi? la nostra coscienza sta meglio? la mia no.

quella gente implorava la morte lo ha detto, dichiarato, quella gente spesso detenuta per reati che da noi prevedono un anno di carcere desidera spasmodicamente la morte, la desidererei io per prima, la morte lì è un atto pietoso.

abolire la pena di morte, non solo non basta, ma è per loro la definitiva condanna, l'eliminazione dell'ultima speranza.

No, non mi basta, prima bisogna pretendere processi se non equi almeno che avvengano, che esistano, che si facciano, bisogna pretendere carceri umane, carceri che non sembrino canili per cui noi ci indigneremmo, per cui noi denunceremmo, piene solo di escrementi e pazzia.
che l'ONU faccia prima questo genere di moratorie, prima di costringere chi vuole morire a vivere, perché lì vivere non esiste, esiste solo l'attesa della morte, la si cerca, la si aspetta, ricordo che in quel documentario un secondino disse ridendo che quella gente era felice il giorno dell'esecuzione, parlavano addirittura.
non so perché ma io non credo esagerasse o che stesse mentendo.

bisogna fare si che questa gente sia felice di non dover morire perché ha una speranza, anche lieve, ma una speranza.

E' per me inumano farli vivere in bare.

sabato 9 giugno 2007

la val di noto


da qualche giorno si è fatto sentire Camilleri.
tenta di salvare la sua valle e a ragione ha lanciato un appello, nel mio piccolo, invito tutti a firmarla.
il link è questo:

mercoledì 6 giugno 2007

Sardegna





quando ero piccola volevo viaggiare, ma viaggiare per un motivo preciso.
i miei erano a Cagliari, io a Barisardo.
poi, mentre io ero a Nuoro, loro stavano tra Isili e Siniscola, a me sembravano distanze incolmabili, allora dicevo ora all'una, ora all'altra nonna che volevo viaggiare, viaggiare come loro, perché loro lo usavano spesso questo termine.
io, al massimo, facevo Barisardo - Nuoro; Nuoro-Barisardo, sono stata anche un anno a Lollove e mi piaceva! ricordo una casa che dentro era tutta di legno, ma soprattutto mamma.
poi a 5 anni, meglio 6 ho iniziato le scuole a Nuoro e non mi sono più spostata, loro si, ma non aveva più importanza, non volevo più viaggiare.
però non sento Nuoro mia, non la sento la mia città, non l'ho mai sentita tale e si vede, molti mi accusano di non avere più accento (come se l'avere o meno un accento faccia di qualcuno un sardo), di non essere più sarda.
non è vero, non sento mia Nuoro perché vi sono nata per andarmene nemmeno 20 giorni dopo, perché i miei non vi appartengono, perché io non vi appartengo, volendo sento p mia Barisardo, lì ho i ricordi migliori dell'infanzia.
Nuoro a volte è gretta e io lo sento nell'aria, ma non gliene faccio una colpa, è solo una piccola città ed è uguale a tante altre anche se si sente diversa dal mondo.
Nuoro ha le sue origini, i suoi codici, ma li possiede ogni piccola città.
Nuoro a volte la amo e mi struggo di nostalgia, a volte la odio, ma non la sento mai mia.
ma il problema non è poi di Nuoro, ma mio.
certo non sento mia Bologna che in fondo non conosco, ne conosco solo la superficie, l'università, ma non la vecchiaia sino in fondo, un giorno forse se continuerò a starci, ora no, in un certo senso è un porto come tanti altri un cui sono stata bene e male, a periodi.
un tempo sentivo mia l'ogliastra, ora non è rimasto più nessuno e mi è estanea anche quella, continuo ad amarla come si ama la terra, ma in fondo mi rattrista vederla .e allora si vive senza tante radici.
o si porta dentro l'essenza confusa del miscuglio di pensiero che è per me la Sardegna, unica, e va bene così.
di tutto un po', l'amo tutta e scatenando ire non reputo solo la barbagia Sardegna vera, non è così, è solo la Sardegna arcaica dell'arte pastorale, oramai un po' perduta, anche se qualcuno pensa che portare il vellutino, ma alzarsi a mezzogiorno per non fare un cazzo sia mantenerla in vita (ecco a questi gli darei una bella passata di monti insieme al bestiame, a vedere).
c'è Sardegna anche più giù vicino al mare, solo con un senso diverso, in un certo senso con più celia, con un profondo rispetto per quella che la loro fonte di vita: il mare, col sorriso dei porti che accolgono e cumbidana, rispetto che io ho appreso, inalato tutto e che viene con me ovunque, insieme a quello per la terra dei monti, i suoi segreti e i suoi dolori, alcuni vissuti da vicino.
ecco, io nel mio mezzo e mezzo mi reputo più fortunata di coloro che hanno vissuto solo da una lato, che a fondo conoscono solo un lato.
sto bene in mezzo a una tavola imbandita di vino e pesce, come di fronte a un porcetto, conosco entrambi e mi va bene così.
non ho accento, ma la Sardegna è altro.
non mi sento a casa veramente da nessuna parte, ma d'altro canto ho il vantaggio che ogni luogo della Sardegna per me è casa.