martedì 19 giugno 2007

fine settimana cinefilo...

è stato un buon fine settimana rilassato.
venerdì in casa a gustarmi riposo e buon cinema, per l'occasione ho rispolverato uno dei miei cult cinematografici: il declino dell'impero americano di Denys Arcand.
un film a mio modesto avviso veramente degno di nota.
non ha una storia particolarmente elaborata, o avvincente in maniera spropositata, un mero scorcio di vita borghese, di miserie borghesi raccontate da dialoghi sublimi e bravi attori.
in particolare splendidi i dialoghi maschili, più riusciti e divertenti di quelli femminili, anche se entrambi in fine nel riunirsi diventano amari, è sicuramente un ottima commedia amara.
poi per rimanere sullo stesso regista, ma dimenticando "le invasioni barbariche" mi sono gustata la sua ultima produzione: L'Âge des ténèbres, inedito per me, ma anche per molti devo dire, è uscito quest'anno, non l'ho beccato al cinema e ho faticato per averlo, non solo l'ho visto in lingua francese, e per questo l'ho rivisto due volte per capire appieno il tutto.
conclusione? Arcand invecchia bene e centra ancora il bersaglio delle ipocrisie e delle solitudini contemporanee, anche questa è una commedia amara, sottile, non corretta politicamente, narra di un uomo in cerca di evasione, senza volerla realmente, o meglio rendendosi conto dell'inutilità della ricerca.
Arcand anche qui non cade nella trama e come mi aspettavo da lui ottimi dialoghi e bravi attori!
sabato giornata sempre in relax e visione di due soli film: l'uomo in più di Sorrentino, anche questo per me in seconda visione, ma sempre meritevole, Sorrentino è bravo lo si sa, Servillo lo è quasi di più, meravigliosa l'interpretazione di Tony ((ispirato a Califano) come Antonio è ispirato al calciatore De Bartolomei , bravi attori e l'amarezza del mancato riscatto, ne fanno una miscela triste, l'unica cosa che si spera è uscirne, intatti, se si può, dalla vita.
seconda visione del giorno: la casa dalle finestre che ridono di Pupi Avati, mamma mia...avevo quasi dimenticato il periodo giallo di Avati, e bravo Avati rendeva nel genere, bravo un gran bel film, si gusta piacevolmente e alla fine ci sono dei buoni colpi di scena, ottimale...consigliato...che Avati dovesse continuare su quella scia? per me si.
poi la sera mi sono concessa il concerto di Meg, brava, molto brava, ma sabato è stata avara e avrà suonato si e no 1 ora, nemmeno, un peccato, ma la adoro comunque e pertanto sono in attesa dell'uscita del suo nuovo album.
in sintesi serata piacevole, solo gradirei che non mi si dica che condiziono le scelte altrui se dò un consiglio, peraltro richiesto, dato che nella media non ne dò a sproposito, ma mi limiterò ulteriormente sul punto, tranquilli tutti, non sia mai che sia pure responsabile dell'altrui, oltre che di me.
domenica ho ripreso la mia rilassante filmografia...e ho spaziato nei generi.
iniziando con (dato il mio umore) Sin city ispirato ai fumetti di Miller, registi Robert Rodriguez e Tarantino...bel film, pieno rende perfettamente merito ai personaggi di Miller, in particolare ho apprezzato quello sulla città vecchia e le prostitute, ma ammetto un debole per Benicio del Toro, e poi mi piacciono i film in cui le donne non sono sono proprio delle donzelline indifese da salvare......l'ho trovato un episodio intrigante, ma dò una menzione anche all'episodio di Goldie e il bestione tenero (un irriconoscibile e bravo mickye rourke).
un po meno, ma comunque assolutamente meritevole, l'episodio con Bruce Will, non so ma non mi convince lui in realtà, badate nella parte si calava bene....solo non lo amo molto come attore..
comunque è un film che scarica i nervi, non ci vuole nemmeno un eccessivo stomaco, a parte due o tre scene, ma sono più che altro raccontate che viste nel dettaglio..
dopodiché, dopo una dovutissima pausa, mi sono dedicata al leggerissimo "Nicotina la vita senza filtro", spassosa commedia spagnola e Messicana di Hugo Rodriguez, su come si possa tranquillamente crepare anche se si smette di fumare, da bravi bambini...in effetti si crepa uguale.
la storia narra di un gruppo di ragazzi che chiede ad un amico i codici di una banca svizzera, questi (mentre spia la vicina con 300mila telecamere) riesce da bravo hacker ad ottenere quanto chiesto, ma nel delirio dell'essere sgamato dalla vicina come guardone, confonde i cd, consegnando all'amico un video su di lei, da qui la strada diventa un campo di battaglia, gansters, parrucchieri, ragazzi e sbirri si scannano per dei diamanti, come vedete si muore anche smettendo di fumare, e io fumo e me sbatto almeno fino a trent'anni!...
poi la tv, ma stavolta regala qualcosa di decente: "Speriamo che sia femmina", di
Monicelli, con il meraviglioso Noiret di Nuovo Cinema Paradiso, anche se ahimè abbandona presto la scena, lasciandola alle donne vere protagoniste di questo film, vere detentrici della scena e della forza, qui c'è anche una giovanissima Giuliana de Sio, un attrice che a me piace, ma che ritrovo poco in film di spessore o in film in cui io la vedrei bene, in ogni caso questo bel film è ultimo baluardo della commedia all'italiana che però fa pensare con la dovuta discrezione, senza eccessi, con dignità!
in ultimo "La sconosciuta" di Tornatore, film di cui non ho amato la critica, né la condivido, di fatto non condivido l'accusa di fruizione hitchcockiana inadatta a Tornatore, no per nulla è vero è un film cupo, tragico, profondamente solitario, ma ben fatto, pieno, non vedo cadute nella trama, trovo la protagonista brava e le musiche di Morricone come sempre perfette, un film da gustare, ma soprattutto da capire sino in fondo, era la seconda volta che lo vedevo, eppure era la prima, meritevole, bravo Placido e in fondo brava anche la Gerini, e poi chi ha detto che Tornatore è allegro???

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