giovedì 9 ottobre 2008

Il governo salva Geronzi Tanzi e Cragnotti, e affonda l'Italia





Egregio Presidente della Repubblica Italiana,

innanzittutto un riferimento alla foto, riprende l'Assemblea Costituente, la ricorda? guardi l'aula.. è piena Presidente, l'ha mai più vista così? ha mai più visto uomini e donne di quello stampo sedere ed occupare le poltrone del Parlamento Italiano?

io no, gli ultimi sono morti.

Ebbene, parliamone Presidente.

Parliamo del decreto Alitalia in cui già si paventava l’immunità per i fautori del disastro della nostra beneamata (da chi?) compagnia di bandiera, ora è stata allegramente inserita una clausola generale che consente il salvataggio degli esimi signori sopraccitati.

Non lo sapevo, oggi però sono andata a leggere il decreto e, in effetti, quanto scoperto da report è esatto, se convertita in legge, il decreto salverà il deretano di molti, troppi.

E allora? E allora mi chiedo che leggano i nostri parlamentari in quel di Roma, quando emanano leggi e i decreti, mi chiedo perché diavolo vengano pagati.

Ma sono domande retoriche che non ha senso fare, lo sa anche Lei.

Però è giusto dirlo.

È giusto sottolineare le brutture del sistema cui il popolo si abitua e accoglie, è giusto sottolineare che l’Italia và come và per colpa degli Italiani e non certo per chi sta al Governo, che tanto chi se lo caga (mi perdoni il francesismo)? Può far quel che vuole, sempre, non si ferma mai e allora trovatemi qualcuno che si ferma da solo, senza interventi esterni.

E allora mi dica, anche Lei esimio Presidente della Repubblica, non starà firmando e ratificando un po’ troppi decreti? Sono lieta della sua presa di posizione, ma Lei sa, e lo sa, che la Corte Costituzionale dichiarò incostituzionale, oramai ai tempi andati, l’uso di decreti non supportati dall’urgenza? Laddove l’urgenza sono terremoti e calamità naturali di vario genere, o terrorismo.

Allora Presidente, Lei che è custode dell’esempio del diritto perfetto, Lei che custodisce la Costituzione più copiata al mondo, gradirebbe per pace e bene di tutti arginare la deriva illegale di chi è precostituito per il mantenimento della legalità?
Lei, Presidente, che io stimo, ricorda la portata dell’art. 2 e dell’art. 3 della Costituzione Repubblicana? Al di là di chi oggi facilmente la liquida come retorica, Lei conosce la profondità del pensiero, la ratio che ha stimolato queste norme, nessuna legge dello stato (il minuscolo è volontario), può e deve andare contro queste leggi, pena l’eliminazione dal nostro ordinamento.

Io so che Lei conosce il significato di quelle norme, le conseguenze tutte, e allora fermi lo scempio.

L’Italia ha una grande tradizione giuridica, la più fiorente e copiata al mondo, noi, ahimè, abbiamo insegnato il significato della parola diritto al mondo, la sacralità della parola scritta a tutela delle minoranze, del povero, e cosa siamo diventati? Il peggior esempio vivente. Abbiamo insegnato per poi dimenticare, tutto, siamo il popolo peggiore in questo, siamo vili, pietosi, siamo tutti faccendieri e l’ignoranza e la corruzione dei Governi degli ultimi 30 anni hanno interamente distrutto il diritto di millenni, fregiandosi di essere democratici, nemmeno Mussolini riuscì del tutto in questo.

Il diritto sta morendo Presidente, se lei firma la riforma del Ministro di Giustizia morirà anche la Repubblica e la sua democrazia e io sono convinta che Lei lo sa, come spero sia sconvolto del fatto che la riforma è delegata in 5, 6 pagina di giornale, tutti concentrati sul lodo Alfano, che in confronto è niente.

La prego legga con attenzione la riforma, così come i decreti, tutti, del Governo.

Lei è l’unico che può perlomeno rallentare il decorso di approvazione, in maniera che non vengano approvate tutte le conversioni di legge in programma, e sono molte, troppe, se va bene 5 anni non bastano.

Tutti sappiamo che la legge NON è uguale per tutti, sappiamo anche che tra giudici aggiusta sentenze, leggi scellerate che rallentano i processi oltre ogni misura tollerabile (i processi iniziarono a rallentarsi col primo governo del signor B., non è un dato casuale, anzi, è pur vero che ha dato molto lavoro ai magistrati.. ma assicuro che al contempo ha emesso leggi su leggi tese proprio a rallentare i processi penali, tralasciamo quelli civili.. lo sa Lei quanto me), corruzione, concussione e avvocati la legge non garantirà mai nulla, però.. però Presidente si può migliorare.. perché peggiorare?

Ci pensi Presidente, ogni giorno, ogni minuto, non dimentichi.

Li fermi.

Cordialità.

Un'abitante d’Italia.