lunedì 4 febbraio 2008

mare



Avevo dimenticato quanto il mare riesca a penetrarti l’anima, o meglio avevo tentato di rimuovere questo sentimento e questa sensazione negli anni passati a Bologna, di costringermi a far senza, per necessità.
Negli ultimi anni quando d’inverno tornavo nella mia Terra evitavo di andare al mare, ne ricordavo gli effetti e il non poterci andare secondo i desideri mi avrebbe fatto forse più male, ho fatto senza, ho dovuto far senza, ma tutto sommato ho sbagliato, bastano due giorni se ci si accontenta, bastano un paio d’ore là davanti, in silenzio per ricaricarti, per ricordarlo.
Il mare non è solo estate, il mare d’estate è disturbato dalla folla, d’estate il mare si ritrae, chi ama il mare davvero lo ama solo quando l’ha conosciuto d’inverno e non perché romantico o malinconico, ma perché lo senti, ti entra dentro, ti affascina e solo in quei momenti ne percepisci la forza, l’essenza, è come un approccio lento, una conoscenza graduale, profonda, passo dopo passo, un ballo lento e intimo, dopo qualche anno ti pare quasi di potergli parlare e che lui ti parli, diventa l’unico amico da cui vorresti andare, per parlare e ascoltarlo.
D’inverno ti prepari a toccarlo d’estate, è un rito, un rito che ho imparato da piccola con mio zio, l’ho imparato nelle ore sulla spiaggia, sulla torre tra le onde altissime che d’inverno caratterizzano Barisardo, che fanno paura, ma che dopo un po’ conosci, rispetti e sai che sono lì da sempre, sta solo a te uniformarsi ad esse e non il contrario.
D’estate purtroppo è invece il mare ad uniformarsi a te, lo vedo spesso chiuso da rocce finte per bloccarne la forza, lo vedo costretto in braccia che non gli appartengono, le stesse braccia che d'inverno rompe, sovrasta senza pietà.
D'estate l’uomo costringe il mare a sottostare ai desideri, ha l'illusione di poterlo domare, pone roccie finte, divieti e orribili muraglie sottomarine, le avete mai viste? io si in continente, servono per le correnti, perché la balneazione è importante, la gente ne deve godere, a suo modo e a suo comando, spesso per questo evito alcuni mari d’estate, quelli dalle spiagge artefatte, costruite là dove non ci sono, scavate stupidamente dall’uomo per avere la sensazione del mare, l’illusione che una pozzanghera possa essere mare.
Ieri ho ricercato il mare d’inverno e l’ho trovato, qui nel nord stranamente, il Liguria, nei paeselli a cavallo e nei dintorni delle cinque terre, assolutamente deserti, silenziosi, quasi fantasma, non un locale, non un bar aperto, solo un ristorante per paese, solo il silenzio e le onde sui picchi scoscesi delle rocce a strapiombo, le piccole barche in secca, mare e ginepro, mare e grappa, mare, vento e Sciacchetrà, splendido, un’energia assoluta e pura, un rigenerarsi completo.
Abbiamo dormito sul mare irato, gonfio, ho dormito splendidamente con la miglior musica che c’è.
In due giorno ho riscoperto quanto mi mancava la risacca, la rabbia e la forza che possiede, in due giorni ho riscoperto di aver voglia di mare sempre.
In due giorni ho riscoperto l’assenza che mi provoca e l’energia che da.
Oggi mi manca, già vorrei tornare là, cuore d’isolana forse, la Sardegna è terra e mare, io sono terra e mare, soprattutto mare, Dio come mi manca il mare.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

mi hai fatto venire una voglia di mare che non sai quanto..
fr

seserla ha detto...

a me persiste...

Anonimo ha detto...

Cara Dani, capisco esattamente quello che hai scritto e mi viene da vomitare al pensiero di stare così lontano (Milano) dal MIO mare..
Ogni volta che torno a casa, in particolare in Autunno ed Inverno, vado sempre a salutarLo. Mi siedo, fumo qualcosa, lo ascolto e ci parlo...non lo so, mi sembra un gesto necessario per me, per far sentire a Lui la mia vicinanza e far si che si ricordi di me anche ora che non posso andarci quanto voglio. E'un gesto di riconoscenza, è come andare a salutare un amico solo per il piacere di farlo e non perchè hai bisogno di qualcosa...io vado a salutarLo a Dicembre perchè non voglio che pensi che mi presento da Lui solo quando mi fa più comodo, in estate...
Questa estate, quando sono ripartito da casa dopo aver finito le ferie, sono stato un sacco di tempo seduto ad ascoltarLo, guardarLo, sentirLo e salutarLo...quando sono tornato dai miei amici, mi hanno preso per il culo per 2 ore...ma che ne sanno loro...loro vivono lì, lo vedono tutti i giorni..:(

esse

seserla ha detto...

:(