martedì 19 febbraio 2008


L’argomento prediletto di questo periodo sono le donne.
Le donne e il loro corpo.
Le donne e il loro utero.
Le donne e il rinnovarsi del femminismo.

Ecco parliamo di questo ultimo aspetto: il rinnovo del femminismo, la rinascita del femminismo, che si avverte come sorta di estrema difesa dei diritti delle donne. Non ritengo sia dovuta un’incanalazione di questo genere, anzi la ritengo pericolosa perché rischia di dividere e di lasciar fuori chi in questo non si immedesima.
Non sono mai stata femminista, nemmeno nella più acuta giovinezza, ne riconosco e ne ammiro i meriti, ma non mi ci riconosco io oggi, nel 2008, semplicemente.
Dirò di più:
- grossa stronzata che una donna per far carriera debba diventare uomo, perdendo la propria femminilità a favore del potere. Personalmente mai, e dico mai, ho visto una professionista vestita da uomo, avulsa dalla sua femminilità, anzi. Non ho mai visto una donna in carriera coi baffi e i pantaloni da uomo, piuttosto le ho viste in tailleur D&G e Armani, che diamine non è che lesino in femminilità.
Le ho anche viste fare le gatte e metterla nel deretano dell’imbecillotto di turno con un sorriso a dir poco soave, e di questo godo anche io.
- stronzata anche il luogo comune che la donna bella è necessariamente stupida, posso citare innumerevoli casi di donne belle ed intelligenti e donne bruttine e pure stupidotte, per converso esistono, come in tutte le cose, donne belle e stupide e donne brutte ed intelligenti, purtroppo sono più spesso le donne a sostenere la classica frase rivolta alla bellona di turno: quella è una troia, oppure quella è una stupida.
- Non mi offende che un uomo mi dica che ho le “palle così” invece che “le ovaie così”, non mi offende perché a guardarsi intorno ci sono talmente pochi uomini con le palle e non in preda a tormenti ansiogeni e ansie da prestazione, che qualcuno deve pur prendere il loro posto e in assenza, come in tempo di guerra, le donne fan sempre da se.
- non ritengo la fellatio umiliante, (diciamocelo), la fellatio è potere, gli uomini in quei momenti sono in tuo esclusivo e assoluto potere, potrebbero intonare anche un coro gospel a comando o prometterti una casa o un anello o altro, cosa che peraltro sanno bene le donne orientali.
- non mi sento lesa nella mia dignità di donna se ce ne sono poche in Parlamento, pensando a chi c’è mi verrebbe da dire che dovrebbero essere anche meno.
- mi offende per converso la storia delle quote rosa, per carità, per sentir dire a tutti: tanto è lì perché ci sono le quote rosa! Maddai, mi verrebbe da pensarlo anche a me, quindi nada, niente quote rosa, le donne se vogliono arrivano ovunque e non hanno bisogno del contentino di due politicanti imbecilli che sembrano in perenne ritorno dalle Hawaii (vedi Bonaiuti).
-poi su sveglia, nelle Università le donne sono il 30%- 40% in più, nella scuola di Magistratura che frequento su 67 persone ci sono solo 12 uomini, non sarà per ora forse, ma quando saremo nonne toccherà andare a cercare degli uomini con il lumino, altro che quote rosa.
- ho visto raramente una donna in gamba farsi umiliare da uomo o soccombere ad esso, ho più spesso visto il contrario.
- semplicemente l’uomo che ragiona da maschilista è imbecille prima che maschilista, ma questo è un vantaggio perché è più facile da prendere per il culo, se si è sottovalutati si frega più facilmente il difficile viene quando si è sopravalutati.
- non ho amiche idiote, ma vedo spesso donne idiote in giro, più di rado vedo uomini imbecilli, questo perché la donna spesso si concentra sul corpo e lascia la mente al caso.
- la donna è ossessionata da cellulite, culi e tette, ma è un suo limite non dell’uomo, che è in sintesi un sempliciotto che si volta al suono di un paio di tacchi, fosse anche Mercoledì ad indossarli, oh poi magari si stufa eh, ma intanto...
- la donna ha più spesso il limite di se stessa che dell’uomo o del suo ostracismo.
- la donna se partorisce ha finito, non perché ha partorito, ma perché se lo dice da sola, o ancor peggio da retta al sollecito marito. Conosco qualcuno che con un figlio si è laureata in Economia e Commercio, ha fatto l’assistente Universitaria, e a 28 anni era di ruolo in una scuola pubblica, alla faccia delle ex sessantottine che finita l’Università si sono sposate e hanno dimenticato tutto, compresa la laurea nel cassetto.
No, non sono femminista perché non ne rinvengo la necessità oggi, né, tra le donne che me ne parlano, vedo qualcuna in grado di onorare questo movimento, da cui purtroppo spesso sono emerse le peggiori.
Perché ritengo che anche chi si trinceri dietro ad esso oggi sbagli e mascheri spesso proprie insicurezze, che sono di tutti, uomini o donne che siano.
Perché so, come assolutamente assodato, che indipendentemente dal sesso si può ottenere esattamente ciò che si vuole comunque, perché non è vero che l’uomo è sempre avvantaggiato in tutto.
Perché non ho mai visto il mio sesso come un limite, anzi quando ho visto che negli altri poteva esserlo ho goduto nel fargli infine convenire il contrario.
Pertanto non ho l’utero in vendita nel banchetto di Giuliano Ferrara dalle tette grosse, né mai lo avrò, nonostante le sue patetiche battaglie che perderà, non brucerò il reggiseno in piazza perché è comodo a volte, sorriderò sempre compassionevole dinnanzi ad un maschilista, pensando a quante donne lo hanno fregato, sorriderò ugualmente compassionevole dinnanzi ad una femminista pensando che sia auto-limita da sola accusando sempre gli altri e a quante cose potrebbe fare se lasciasse il femminismo alla sua epoca, senza delle volte sporcarlo.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

" purtroppo sono più spesso le donne a sostenere la classica frase rivolta alla bellona di turno: quella è una troia, oppure quella è una stupida "

Questo, in mezzo alle altre cose assolutamente condivisibili che hai scritto, è troppo vero...se c'è una cosa che trovo deleteria è la mancanza di solidarietà tra le donne...ho avuto modo di constatarla spesso questa cosa, in posti di lavoro per esempio, in situazioni dove era molto più appropriato essere complici o quanto meno solidali si sviluppava invece competizione e malafede...erano proprio le donne le prime " nemiche " delle donne...

...però, in definitiva, le adoro, e al di là di facili ironie pseudocavalleresche le trovo, nella maggior parte dei casi, esseri superiori...forse in virtù di un tipo di sensibilità che agli uomini è preclusa...si dice che l'universo sia femmina, credo sia vero...quindi dovrebbe chiamarsi universA?! mmmh no, universa suona male...però insomma il concetto è quello ecco...

aZ

seserla ha detto...

diciamo che noto con rammarico che gli uomini sono spesso più solidali tra loro...le donne, soprattutto se c'è di mezzo un uomo o la carriera..beh adieu..

seserla ha detto...

oh nel mezzo mi ci metto pure io..

Anonimo ha detto...

soidarietà tra le donne?ma assolutamente no, mai esistita, questo è un concetto costruito per combattare la prepotenza maschile...ma la donna è singolare, eternamente singolare e penso che aspettarsi o cercare la solidarietà nelle donne perchè femmine sia deprimente.
per il resto quotissimo questo post,azz son troppo tua amica dani,le tue sono perle, perle di verità e di saggezza cara.

Betta ha detto...

Che le donne non sappiano essere solidali l'ho sempre pensato anch'io, e anzi, ne sono stata spesso vittima (sono una facile preda di critiche a priori, da sempre), però negli ultimi due anni è iniziato un processo che mi sta facendo cambiare idea.
Ho capito che il primo passo verso una "sorellanza" è quello di porsi nei confronti dell'altra donna con un atteggiamento diverso, a prescindere dalla risposta che otterrai.
Mi è capitato di incontrare donne che ritenevo interessanti e nelle quali percepivo un sentire comune, e ho provato ad approcciarmi a loro mettendo subito in chiaro che ero non belligerante, non competitiva e aperta ad un rapporto empatico.
Come si fa esattamente non lo so, si tratta di piccoli segnali decodificabili a livelli più profondi.
Insomma, ha funzionato.
I muretti di diffidenza, invidia o paura dell'invidia, competizione e individualismo si sono lentamente sgretolati, e ora ho delle sorelle (poche, si possono contare sulle dita di una mano) con cui ho un rapporto onesto, libero, di soccorso reciproco, di solidarietà e complicità, a volte di franchezza che può sfociare in crudeltà, ma completamente scevro da tutti quei meccanismi stupidi che spesso sono il corollario di un rapporto fra donne.

Comunque sottoscrivo tutto quello che dici, e mi sono anche fatta un sacco di risate!

seserla ha detto...

eh eh vero chia?
comunque esistono delle splendide donne, con cui questi problemi non esistono, una di queste è appunto chia quassù, e lì si creano davvero delle belle situazioni di totale complicità, e sono forse più belle delle complicità maschili!

Anonimo ha detto...

ahahahahahh gai complicità...diventiamo malefiche assieme azz!